Dalla
quarta di copertina: "Susie, quattordicenne, è stata assassinata da un
serial killer che abita a due passi da casa. E' stata adescata da
quest'uomo dall'aria perbene, che la stupra, poi fa a pezzi il cadavere e
nasconde i resti in cantina. Il racconto è affidato alla voce di Susie,
che dopo la morte narra dal suo cielo la vicenda con inedito effetto
straniante. "Amabili resti" è un romanzo
che ci commuove senza mai indulgere a sentimentalismi. Le vite dei
genitori, dei fratelli e degli amici di Susie, spezzate dalla sua
tragica scomparsa, vengono raccontate con spirito allegro e senza
compromessi dell'adolescenza. E Susie aiuterà tutti, i lettori per
primi, a riconciliarsi con il dolore del mondo."
Non conoscevo
questo libro fino a quando mia figlia Alessia,
l'ha letto in terza media (consigliato dalla sua prof. di italiano).
Nello spazio di un paio d'anni i nostri ragazzi passano da Harry Potter a
letture come queste.
Non c'è momento della vita nel quale le persone si trasformano altrettanto velocemente.
Questo libro rende omaggio all'adolescenza soprattutto nello stile
della narrazione. Immedesimandosi nella protagonista quattordicenne,
l'autrice parla di cose terribili quasi con noncuranza, senza imbarazzo e
senza rivestirle di emozioni, come farebbe un adulto. Paura, dolore,
rabbia, angoscia sono sullo sfondo, ma il racconto procede agile e
fresco, senza farsene condizionare. Può piacere ai giovani e ai meno
giovani.
Alice Sebold, Amabili resti, edizioni e/o, 2002, 373 pagg.
Non ho letto il libro, ho visto il film che mi è piaciuto.
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