Il sacerdote stava commentando il brano del Vangelo di
Giovanni in cui Maria di Betania cosparge i piedi di Gesù di un costosissimo
unguento profumato. Di fronte alle rimostranze (interessate) di Giuda, Gesù
risponde: ”Lasciala fare perché essa lo conservi per il giorno della mia
sepoltura”. Dove ciò che Maria avrebbe conservato non era tanto
l’unguento, ma il ricordo di quel gesto d’amore, ricordo che avrebbe protratto
nel tempo il legame stabilito dai sentimenti.
Questo romanzo parla delle piccole cose della nostra vita
(gesti, parole, profumi, sapori) capaci di evocare ricordi e sentimenti, un po’come la proustiana maddalena.
Tanto mi basta per incuriosirmi e affascinarmi.
Mentalmente annotato e collocato (almeno nelle intenzioni)
tra le me prossime letture.
Ho trovato anche questa interessante recensione.
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