Come se ogni creatura vivente trattenesse il respiro e si
preparasse, vigile, tesa e rassegnata a essere colpita dalla furia della
natura.
Ci sono momenti, alla vigilia di decisioni importanti, di
cambiamenti autentici oppure semplicemente molto attesi, o molto temuti, o a
lungo desiderati, in cui tutto sembra sonnecchiare. C’è un’aria tranquilla e
rilassata che fa pensare alla calma rigida, falsa e ostentata di alcune persone
dietro alla quale spesso si cela e si trattiene la rabbia più feroce, esplosiva,
devastante.
Quando infine il velo si squarcia, quando la furia degli
elementi finalmente si svela occorre farsi trovare pronti.
Da buoni artigiani, da previdenti padri di famiglia avremo
certamente costruito una solida imbarcazione, una fortezza sicura, un riparo in
grado di tenere botta. Ma è soprattutto dentro di noi che dovremo trovare la
forza di reggere l’urto. Perché la tempesta, quando si scatena, non conosce amici
o nemici, buoni o cattivi, meritevoli o non meritevoli, ma soltanto sommersi o
salvati.
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