giovedì 18 giugno 2015

Il Gusto della Terra

“Il Gusto della Terra” è un libro  originale e interessante, frutto di una proficua collaborazione all’interno di una rete di food blogger (la community delle Bloggalline), i cui proventi saranno devoluti al Banco Alimentare.

Di questo libro mi affascina tutto: il titolo, la copertina, il contagioso entusiasmo delle oltre 100 blogger autrici delle ricette che fino alla fine hanno condiviso con passione un progetto collettivo e sono riuscite a realizzarlo, l’originalità delle proposte, il senso di semplicità, garbo, freschezza, concretezza ed eleganza che trasmettono le immagini, la grafica e i contenuti.
Non sono in grado di dare un parere nel merito delle singole pietanze, ma  dalla lusinghiera prefazione dello Chef Luca Montersino capisco che anche il livello tecnico è molto elevato.  Eppure si tratta di ricette apparentemente semplici (magari provare ad eseguirle è un’altra cosa) esposte in modo chiaro e piacevole.
Nove capitoli, ognuno dedicato a una materia prima, nove  macro categorie di ingredienti attorno a cui sono sviluppate ricette suddivise in quattro portate (antipasti, primi, secondi/piatti unici, dolci). Abbiamo così il capitolo del riso, poi i cereali e simil cereali, i legumi, le spezie ed aromi, i semi oleosi, la frutta esotica, cacao e caffè, tè, zuccheri e sciroppi.
Scrivono le autrici: “I 9 capitoli vogliono rappresentare 9 gruppi di prodotti provenienti da coltivazioni di tutto il mondo, principalmente da paesi in via di sviluppo, e si prefiggono lo scopo di rivisitare e utilizzare, in maniera differente, delle pietanze comuni che solitamente si cucinano in modo tradizionale”.
Ho l’impressione che nel mondo sempre più affollato della gastronomia e della cucina questa iniziativa riuscirà a distinguersi. Si percepisce immediatamente  una creatività amichevole, per nulla narcisa, che non inibisce, anzi distende.
Mi piace questo modo di discorrere di cucina. Mi piace come le ricette di Pepe Carvalho, come i panini, la birra e i calvados di Maigret, come i piatti di pesce di cui è ghiotto Montalbano, come l’ode al pomodoro di Pablo Neruda.
Forse dovrei inaugurare un altro scaffale di questo blog. Tra “qualcosa di bello” e “qualcosa di divertente” potrei inserire “qualcosa di buono”.
Ma forse è già tutto compreso nel bello.  Perché, come disse Anthelme Brillant-Savarin, magistrato, diplomatico, musicista e gastronomo:  “La scoperta di un piatto nuovo è più preziosa per il genere umano che la scoperta di una nuova stella”.

6 commenti:

  1. Grazie per questa recensione...è bellissima.
    Il gusto della terra è un libro nato dalla passione, dall'amore e dalla condivisione...e leggere tra le tue righe che tali sentimenti arrivano così chiari e intensi anche al lettore...ecco, fa un piacere immenso.
    Grazie ancora :)

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  2. Commuovente e perfetto nella sua incisività. Grazie!

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  3. Super d'accordo l'ho acquistato (come gallina) grazie di questo bel post. Buona fine settimana

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  4. @m4ry
    @ Marghe
    @edvige
    sono contento che il mio commento vi sia piaciuto, come a me è piaciuto il libro. presto passerò ad un'altra parte altrettanto interessante: ovvero provare a realizzare e poi assaggiare i piatti proposti....Complimenti ancora e continuate così!

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  5. Un grande grazie, hai riassunto in poche garbate e indovinate parole proprio ciò che abbiamo cercato di dire. Che bello sentirti dire... mi hai fatto bene al cuore.

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  6. Grazie per questa descrizione gentile garbata approfondita forse la più belle scritta sul nostro libro. Questa è un bellissimo risveglio. Grazie ancora.

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