Capita che finisci un lavoro pesante, faticoso, impegnativo, difficile, ma soprattutto nauseabondo, oscuro, mefitico, che ti scava dentro e lascia il segno, che non ti dà titoli di merito ma piuttosto fastidi, complicazioni, ansia e amarezza eppure è un lavoro necessario, utile, importante, a cui non puoi sottrarti.
Lo finisci, finalmente, e non ti sembra vero.
D’un tratto spariscono le nebbie che per settimane ti nascondevano il cielo, rendevano pesante l’aria e impregnavano le ossa , il corpo e l’ anima di un’umidità viscida e malsana.
Respiri.
Svuotato, leggero e ancora incredulo, vedi sorgere nuovamente il sole e ti rincuora la tua immutata capacità di rallegrartene.
Sono dei bei momenti. Sono le volte che assapori fino in fondo le cose che ti riempiono la vita: la tua famiglia, il tuo amore, i tuoi piccoli rifugi. E ti senti nuovamente in pace con il mondo.
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