La community di G+ "Blogger and Blog" ha lanciato l'iniziativa "Guest Blogger per un giorno", che consiste nell'ospitare nel proprio blog un post di un altro blogger e/o pubblicare un proprio intervento chiedendo ospitalità a un altro membro della community.
Io sono lieto di ospitare Silvia, che gestisce il blog "moto39ilblog", che in questo intervento racconta con molta intensità la sua esperienza.
Quello che resta del giorno è uno spazio dedicato principalmente al tempo libero, o liberato dalla fatica quotidiana, salvo poi scoprire che il tempo è uno, che le linee di demarcazione sono sempre un po' arbitrarie e che la passione segue suoi canali e percorsi che fortunatamente non sono mai del tutto prevedibili. In questo vedo un collegamento con l'intervento di Silvia e con il suo blog: nel lavoro, nella famiglia, nel tempo libero cerchiamo tutti di fare qualche progresso nel difficile mestiere di vivere.
LETTERA AD UN RAGAZZO SANO
Mi chiamo Silvia e mi occupo della comunicazione sul web
dell’azienda di famiglia.
Ci occupiamo di mobilità, vendendo e riparando scooter,
oltre ad avere un’autorimessa, azienda che è di mio marito da quasi 40 anni
ormai.
Prima ero sempre in concessionaria con lui e la sua
famiglia (figlio e sorella), poi una grave malattia ha colpito mio marito (che
fortunatamente adesso sta meglio)ma da allora ci siamo dovuti reinventare.
Non potendo più essere molto presenti in azienda, lui
pensa a star bene ed io mi sono rimessa a studiare, ho aperto un blog, che utilizzo per comunicare con i nostri clienti,
presenti e futuri (spero sempre…) pensa io! Che fino a Luglio dell’anno scorso
avevo un telefonino a conchiglia e facebook lo consideravo come un giochino per
ragazzi … Adesso gestisco 8 profili social ed un blog con annesso sito e
e-commerce… da non crederci, e nasco veterinario!!
Si perché, per l’azienda di famiglia, 16 anni fa ho
mollato la mia professione, ma questa è un’altra storia.
E’ successo a Giugno del 2014, ho rischiato di perderlo
(il marito intendo) per fortuna si è salvato, ma da allora abbiamo tutti e due,
una sensibilità diversa nei confronti della vita, l’uno per l’altra, nei
confronti delle cose davvero importanti, prima si litigava per qualunque
sciocchezza, oggi non litigheremmo nemmeno per tutto l’oro del mondo. (siamo
insieme da 24 anni, io ne ho 47, lui 62 ho passato più tempo con lui che da
sola …)
Questa esperienza ha tirato fuori il meglio di noi, o
perlomeno, il suo meglio certamente!
I suoi peggiori difetti si sono sciolti come un gelato al
sole (lo so, si dice neve, ma il gelato è più buono …) è una persona diversa,
più sensibile, comprensiva, riflessiva.
Insomma dalla malattia è rinato un nuovo Luigi (così si
chiama mio marito) ed una nuova Silvia.
Da allora ho capito che la salute, il nostro benessere è
sempre dato per scontato, fino a quando …. non ci viene tolto. Solo allora
capiamo quanto sia importante poterci muovere, parlare, vedere, toccare … tutte
cose che diamo per normali, per dovute.
Pensa: alzarti la mattina ed essere senza dolori, pensi
che sia normale? Non lo è per tutti purtroppo.
Il mondo virtuale mi sta dando molto di più di quello che
pensavo.
Ho scoperto persone davvero speciali con una positività ed
una voglia di fare, non comuni.
Storie incredibili che mi hanno spinta a voler dare il mio
contributo cercando di fare qualcosa di più della semplice promozione.
E’ nata così la collaborazione con un blogger, Luca
Govoni che si occupa di guida sicura in moto, che scrive sul mio
blog (oltre ad avere un suo sito) con una rubrica dedicata e lezioni per
imparare a guidare lo scooter.
E poi sul web ho scoperto che esistono persone che, senza
volere per forza guadagnare qualcosa (raro oggi, non trovi?) si occupano di
combattere per avere delle strade decenti, per eliminare le possibili cause di
infortuni dei centauri, o che scrivono libri per bambini per insegnare loro ed
ai loro genitori, come fare per essere trasportati in moto, senza rischiare la
vita tutte le volte che fanno dieci metri … .
Ho scoperto che un’azienda importante come la Givi (una
ditta che costruisce accessori per moto e scooter, leader in Italia ed in
Europa) è stata fondata da un uomo che ha deciso di cambiare vita dopo un
incidente in moto!
Ha trasformato la sua passione nel suo fantastico futuro,
grazie ad una scampata disgrazia.
La persona che ha scritto il libro per i bambini è una
giornalista Giovanna Guiso, che si è resa conto delle pessime condizioni delle
strade, mentre era alla guida della sua moto, dopo che il marito ha avuto un
grave incidente, in moto appunto.
Da allora scrive per evitare che accada ad altri, ed il
marito per fortuna sta bene!
(Queste sono tutte persone le cui storie trovi nel mio blog, storie straordinarie
nella loro normalità, perché fanno cose davvero grandi, facendole sembrare le
più semplici)
Mauro Favazza è il ragazzo che, gratuitamente, ha deciso
di fondare un suo comitato per la sicurezza
in strada di tutti i fruitori delle due ruote!
Lo ha fatto dopo che ha visto schiantarsi, morire e
distruggersi tante vite, troppe, a volte in modo stupido, se così si può dire
della morte.
Ma è stupido morire perché un amministratore non ha voluto
mettere a posto un tombino, o perché in Italia si usano vernici per fare la
segnaletica orizzontale che diventano delle saponette appena c’è un tempo
leggermente umido.
E’ stupido farsi male perché si pensa che tanto succede
sempre a qualcun altro!
La consapevolezza del valore della propria salute fisica è
fondamentale.
Ti faccio un esempio.
Riccardo Matesic è un giornalista, motociclista, e
fondatore di Guidasicuramoto un portale dove hai la possibilità
di iscriverti a corsi di guida sicura in moto.
Quando gli ho chiesto chi fosse più bravo, secondo lui a
guidare le moto se gli uomini o le donne? Mi ha risposto:” le donne, per un
motivo molto semplice: sono loro che si mettono in discussione, sono loro che
ammettono di avere delle difficoltà e, riconoscendo i loro limiti, imparano
molto prima e molto meglio, senza presunzione!”
E fondamentalmente è ciò che ti succede quando hai un
problema fisico improvviso.
Immagina se, di colpo, tu non fossi più in grado di
camminare diritto, se d’un tratto il tuo fisico, il tuo cervello, non ti
facesse più percepire il mondo come lo hai sempre visto.
Se vuoi sopravvivere a questo, l’unica soluzione è
mettersi in discussione e re-imparare a camminare, ad esempio.
Imparare, capire, studiare … il tuo corpo diventa un
estraneo ed hai bisogno di conoscerlo di nuovo.
“Piacere sono il tuo braccio … se mi muovi così faccio
così, ma se mi muovi cosà, non faccio più niente …” oppure “scusa ma, tu mi
starai dicendo di andare diritto, ma il tuo cervello mi sta dicendo di andare a
destra … cerca di capire il messaggio giusto, se no non andiamo da nessuna
parte, continuiamo a girare in tondo …”
Beh, non ci crederai ma il mio sogno è che tutti, ragazzi
compresi, tu compreso, capiste e non deste più per scontato il vostro corpo, la
salute fisica e mentale!
L’altra sera in una trasmissione televisiva ho visto un
ragazzo che andava in moto.
Presentava questo fatto, come una performance, una cosa
straordinaria.
Correva in un circuito e la cosa straordinaria è che non
aveva (in realtà non ha) più l’uso delle gambe in seguito ad un incidente!
Ha raccontato di essere stato un ragazzo molto irrequieto,
con un rapporto complicato con la sua famiglia, con amici irrequieti quanto lui
… è stato in coma e quando ne è uscito, non aveva più l’uso delle gambe!
Ha dovuto re-imparare a convivere con il suo corpo, si è
dovuto mettere in discussione. Ha detto che il suo incidente ha rimesso a posto
tutto, compreso il rapporto con la sua famiglia ed anche i suoi amici sono diventati
ragazzi normali, da scapestrati che erano …
Io e Luigi abbiamo sorriso e ci siamo guardati, capendo
perfettamente cosa intendesse dire quel ragazzo.
Maximilian Sontacchi, così
si chiama, adesso ha un sogno, quello di riuscire ad aprire una scuola di moto
per paraplegici e mi auguro che ci riesca e che trovi gli sponsor giusti per
far si che diventi il suo futuro!
Ma ancora una volta l’amaro in bocca sale perché c’è
voluta una disgrazia per far capire il buono delle cose.
Ed allora eccomi qui anch’io ad accodarmi alla lunga lista
di coloro che urlano nel silenzio: STATE ATTENTIIIIII ……………
ANDATE PIANOOO ………………….
NON GUARDATE IL TELEFONINO SE SIETE ALLA GUIDAAAAAA
Sperando che, in questa valle di sordi, anche uno solo si
stappi le orecchie e capisca che basta un attimo e tutto cambia … ed allora
anche lui diventerà un urlatore nel silenzio e non sarà troppo tardi, perché la
vita gli donerà fantastici regali, ma lo farebbe anche senza incidenti …
CARO RAGAZZO SANO, CERCA DI RIMANERE TALE E DI NON FARTI
DEL MALE, PERCHE’ LA VITA VA VISSUTA, NON STRAPAZZATA!
Ti auguro il futuro più bello del mondo, perché il futuro
è solo nelle tue mani!
Un caro saluto
Silvia
P.S. Ci sono cose che scrivi in un mese, che impieghi
giorni a metabolizzare e poi ci sono cose che ti si buttano fuori dal cuore e
non puoi trattenere …
Devo ringraziare Pierpaolo, proprietario di questo blog,
perché mi ha dato la possibilità di lasciar volare via questi miei pensieri,
liberi finalmente di andare, dove li porterà il cuore … (Susanna Tamaro docet)
Silvia post toccante e molto profondo. Sono rimasta colpita, gran coraggio!
RispondiEliminaTi abbraccio e conserva sempre questa grinta e questa voglia di fare del bene, vedrai che le cose si aggiusteranno e andrà ogni giorno meglio.
Grande post, grazie a Pierpaolo che ha dato ospitalità con il suo bel blog.
A presto, ragazzi :)
Grazi Ximi e grazi e Paolo!!
RispondiEliminaXimi le tue iniziative tirano fuori il meglio di noi...!
GRAZIE!!
Sono d'accordo con Silvia, Ximi anima splendidamente una community molto vivace e interessante. È un peccato non avere più tempo x partecipare, ma ogni volta che l'ho fatto mi sono trovato molto bene e ho incontrato altri blogger interessanti che difficilmente avrei trovato per mio conto.
RispondiEliminaGrande Ximi e grande community Blogger and blog
L'ho sempre detto io che Ximi ha il potere di far conoscere ed aggregare.
RispondiEliminaSilvia, hai scritto un post bellissimo, che mi ha commosso.
Uno non si accorge appieno delle fortune che ha, se non quando ha corso il pericolo di perdere tutto.
Chi sono gli eroi? Per me sono le persone che anno il coraggio di combattere e reinventarsi nelle avversità, come avete fatto tu e tuo marito.
Tramite questo gioco Ximi, mi ha dato la possibilità di conoscerti meglio e di conoscere il blogger che ti ha ospitato.
Buona e serena vita a tutti.
Non posso che essere d’accordo con te, ma non è solo questione di fare attenzione, di problemi strutturali nelle strade e simili. Bisogna infatti pensare agli altri, perché per quanto si possa essere attenti e responsabili, non puoi sapere cosa possono fare.
RispondiEliminaPoi ci va anche testa, non ti dico quanti casi ho visto grazie ai miei genitori (entrambi medici, tra mio padre ortopedico e mia madre che lavora con tetra e paraplegici). Pensare che una persona quella stessa mattina camminava e nel giro di poche ore non è più in grado di muovere nulla è terribile. Forse alla fine diamo troppo per scontato la vita e non prendiamo i rischi sul serio. Ma non è un gioco.
Molto bel post e quanto è vero... lo dico da ex motociclista (fortunatamente ex solo per mancanza di moto e non per incidenti) che spesso e volentieri si rischia di ammazzarsi senza motivo, senza rendersene conto. Io presi una moto sportiva; l'ho scelta di cilindrata bassa perché mi piace correre e quando la comprai pensai "se prendo la moto potente mi schianto, perché a me piace correre e quella corre". Non che quella che ho preso non corresse (Kawasaki ninja 250), ma essendo piccola andava tirata di più e me ne sarei resa conto; per di più era leggera per cui non mi ispirava troppo a correre, però mi dava la soddisfazione che volevo dalla moto, senza bisogno di sfrecciare. Eppure il volo l'ho fatto anche con quella per una macchina che mi ha inchiodato davanti su una strada non ottimale, fortunatamente in città a 50 all'ora e con tutte le protezioni, per cui non mi sono fatta niente. Quante volte guardando le moto grosse che mi superano da tutte le parti penso a cosa succederebbe se prendessero una buca o un sasso a quella velocità? E mi chiedo se ne vale la pena di rischiare di morire così. Certamente no. Come dici tu, è bene prendersi cura di sé stessi finché si è in tempo....
RispondiEliminaBuona notte
Complimenti davvero.
RispondiEliminaMi dovete davvero scusare, mi ero dimenticata che i commenti li vedevo solo nel post di Paolo... storditi si nasce o si diventa? Mah, forse entrambe! GRAZIE A TUTTI davvero per i complimenti!
RispondiEliminaPoiana, è vero, e brava perché hai avuto la consapevolezza del pericolo, cosa che molti non hanno!
Grazie Anna Massè, è per questo che cerco di divulgare il buon senso, assieme a persone molto più capaci di me!
E concordo anche con Anna Maria Fabbri, Ximi è una grande! ed è grazie a lei che ho trovato il coraggio di aprire il blog!
Bravi siamo stati un po' tutti, perché ci stiamo mettendo in gioco e conoscendo!
Bellissimo tutto!!!
Agh mi sono dimenticata di fleggare che voglio le notifiche! scusate|
RispondiEliminaIl contest di Ximi mi ha permesso di leggere un post come questo che non avrei altrimenti letto, tanto è lontano dal mio mondo. Piuttosto che avere meno di quattro ruote sotto di me, sarei capace di andare a piedi da Napoli a Torino o viceversa ^^
RispondiEliminaSono comunque ugualmente in grado di farti i miei complimenti per il post e più in generale per il discorso che stai portando avanti. In bocca al lupo!
Grazie Ivano, chissà mai che ti converta al tre ruotismo allora... haha!!
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