“Nel primo periodo della sua felicità coniugale Chagall
trova ispirazione per creare tre dipinti – Sopra la città, La passeggiata, Il
doppio ritratto con il bicchiere di vino – che comunicano la pienezza amorosa
attraverso la metafora di un desiderio di ascesa verso il cielo nella fusione
con le forze cosmiche e la natura madre.
Nel dipinto – che è eseguito su una tela quadrata, un formato insolito per
l’artista – è presente una serie di motivi destinati a diventare immagini archetipe
nella mitologia chagalliana: lo slancio nel volo, l’architettura di Vitebsk e
la coppia. Il paesaggio della città natale si riconosce dalle case e dalla
cattedrale. L’opera è strutturata sulle forme geometriche di piani contrapposti
in cui è possibile leggere una reminiscenza del cubismo. La superficie delle coltivazioni,
di un verde profondo, presenta un carattere terrestre, pesante, un effetto
acquisito per la densità delle masse cromatiche, mentre le sottili modulazioni
di grigio e di bianco richiamano la trasparenza e l’infinità dei cieli. La
combinazione tra il verde del paesaggio e il rosa malva dell’abito di Bella,
che sfuma nel rosa chiaro della cattedrale, conferiscono al dipinto una
bellezza prodigiosa. Nel linguaggio simbolico la combinazione di queste
tonalità si richiama al sentimento romantico, ma rivela anche l’aspetto mistico
dell’amore. Nell’unione amorosa si rispecchia il mistero trascendente della
coincidenza fra principi opposti, che permette di godere della pienezza dell’essere
a somiglianza di quella di Dio.
In primo piano, sulla superficie variopinta di un tappeto,
scorgiamo la bottiglia del vino e un bicchiere, che stanno a indicare l’ebbrezza
della passione, mentre le due figure della coppia attraversano tutta la
composizione in diagonale. Chagall tiene in mano un uccello, allusione al suono
dell’amore che il matrimonio gli ha fatto ritrovare, e con la mano libera
sorregge il braccio della sposa, alla quale il sentimento amoroso ha offerto il
dono della levitazione. In definitiva, il dipinto esprime una grandiosa
celebrazione del mistero dell’amore.”
Marc Chagall, Una retrospettiva 1908-1985.
Milano Palazzo Reale
17 dicembre 2014-1 febbraio 2015, a cura
di Claudia Zevi.