«L’arte di scriver storie sta nel saper tirar fuori da quel nulla che si è capito della vita tutto il resto; ma finita la pagina si riprende la vita e ci s’accorge che quel che si sapeva è proprio un nulla».
Italo Calvino, “Il cavaliere inesistente”
essere sensibili, anche profondamente, alle bellezze della
natura non significa essere religiosi, sebbene io ritenga che le due cose siano
strettamente connesse l’una all’altra.
Vincent Van Gogh, lettera al fratello Theo del 17 settembre 1875
Ciao, ho visto lettere autografe doi Van Gogh alla mostra che si è tenuta a Milano all'inizio dell'anno. Ho visto quadri stupendi, colori pieni e vivi.
Quanto alla frase che hai citato, sono d'accordo. La religiosità per me è una cosa intima che poco ha a che vedere con riti celebrativi vari. La sensibilità nei confronti delle cose belle che ci circondano è un rendere grazie a chi ce le ha date. Rispettarle è un rispettare questo essere. Se poi la sensibilità si allarga anche ai nostri simili più bisognosi o alle brutture della vita, allora ritengo che la religiosità sia completa. Anche senza preghiere preconfezionate. Ciao e buona domenica.
Ciao Patricia, buona domenica anche a te! Le lettere di Vincent Van Gogh al fratello Theo sono molto interessanti per cercare di entrare un po' nella sensibilità complessa di questo grande artista. E leggendole, non si può fare a meno di frugare nella memoria, nei libri o su Internet per cercare di avvicinarci un po' al mistero del suo genio...
Vero! Come tutti i geni è difficilmente decifrabile. Nella sua "follia" però è stato un grande genio. I suoi quadri hanno una potenza incredibile. Non credo di essere mai stata così colpita come di fronte ai suoi dipinti , a tu per tu con loro... Un'esperienza unica!
Ciao, ho visto lettere autografe doi Van Gogh alla mostra che si è tenuta a Milano all'inizio dell'anno.
RispondiEliminaHo visto quadri stupendi, colori pieni e vivi.
Quanto alla frase che hai citato, sono d'accordo. La religiosità per me è una cosa intima che poco ha a che vedere con riti celebrativi vari.
La sensibilità nei confronti delle cose belle che ci circondano è un rendere grazie a chi ce le ha date. Rispettarle è un rispettare questo essere.
Se poi la sensibilità si allarga anche ai nostri simili più bisognosi o alle brutture della vita, allora ritengo che la religiosità sia completa. Anche senza preghiere preconfezionate.
Ciao e buona domenica.
Ciao Patricia, buona domenica anche a te!
RispondiEliminaLe lettere di Vincent Van Gogh al fratello Theo sono molto interessanti per cercare di entrare un po' nella sensibilità complessa di questo grande artista. E leggendole, non si può fare a meno di frugare nella memoria, nei libri o su Internet per cercare di avvicinarci un po' al mistero del suo genio...
Vero! Come tutti i geni è difficilmente decifrabile.
RispondiEliminaNella sua "follia" però è stato un grande genio. I suoi quadri hanno una potenza incredibile. Non credo di essere mai stata così colpita come di fronte ai suoi dipinti , a tu per tu con loro...
Un'esperienza unica!