sabato 3 settembre 2016

Nathaniel Hawthorne e lo spoil system



Nel 1848 Nathaniel Hawthorne, allora supervisore alla Dogana di Salem, fu licenziato a causa del cambio dell’amministrazione governativa.  Per lui fu un’autentica fortuna, come spiegò nel capitolo introduttivo della "Lettera Scarlatta" pubblicato due anni dopo, perché da quel momento si dedicò a tempo pieno alla scrittura e riuscì a vivere dei proventi della sua carriera di letterato.

Le parole seguenti sono però da ricordare ogni volta che (il riferimento alla cronaca recente non è causale) nelle aziende a forte influenza pubblica e nell'amministrazione statale, regionale e comunale viene realizzato il cosiddetto “spoil system”.

 "Per dare un completo quadro dei vantaggi della vita di un impiegato è necessario considerarlo all’inizio di un’amministrazione ostile. La sua posizione è, allora, sotto ogni punto di vista, una delle più moleste e sgradevoli che un infelice mortale possa sperimentare, tanto più che, ben di rado, ha la possibilità di un’alternativa migliore, sebbene quella che gli appare la peggiore, molto probabilmente, possa essere proprio la sua fortuna. Ma è proprio una strana sensazione, per un uomo dotato di qualche orgoglio e sensibilità, quella di sapere che il suo destino dipende da individui che non lo amano né lo capiscono, e dai quali, - poiché la scelta è confinata a queste due alternative – preferirebbe subir danni che non ricever favori.  Strano pure, per uno che ha mantenuto la sua calma durante la contesa, osservare la sete di sangue che improvvisamente si manifesta nell’ora del trionfo, ed esser conscio che egli è una delle vittime designate. La natura umana possiede pochi tratti più ripugnanti di questa tendenza – che ho osservato in uomini niente affatto peggiori del loro prossimo – a diventar crudeli, semplicemente perché posseggono la capacità di fare del male. Se la ghigliottina – cui sono condannati gli impiegati in carica – fosse una realtà invece di costituire semplicemente una delle più calzanti metafore, sono sinceramente persuaso che i membri attivi del partito vittorioso sarebbero così eccitati da farci tagliar la testa e ringraziare il cielo della splendida occasione che hanno avuto."
Nathaniel Hawthorne, La lettera scarlatta



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